Marcatura CE: 7 errori fatali che costano fino a 150.000€
Un controllo a campione, un fascicolo tecnico incompleto e 80.000 € di merce bloccata in dogana.
Non è un racconto inventato, succede ogni giorno.
Aziende che hanno lavorato mesi per arrivare sul mercato europeo si ritrovano fermate da un errore banale: una sigla mancata, un test saltato, una dichiarazione copiata.
La marcatura CE non è un adesivo, è una dichiarazione legale di responsabilità.
E se la tua documentazione non regge a un controllo, il prezzo lo paghi tu – in soldi, tempo e reputazione.
Perché la marcatura CE non è un bollino, ma una dichiarazione legale di responsabilità
Ogni volta che applichi il simbolo CE su un prodotto, stai affermando per legge che rispetta tutti i requisiti di sicurezza, salute e tutela ambientale previsti dalle direttive e dai regolamenti europei.
Significa che, in caso di controllo, tu — non il fornitore, non il laboratorio – sei responsabile penalmente e civilmente della conformità.
Molti produttori e importatori si illudono che basti “appiccicare il logo” o comprare un “certificato CE” da Internet.
Errore fatale: la legge parla chiaro.
Senza fascicolo tecnico, dichiarazione di conformità e prove di conformità reale, il prodotto è da considerarsi non conforme.
I 7 errori più comuni che fanno bloccare un prodotto (con esempi reali)
1. Fascicolo tecnico incompleto o copiato da Internet
Un classico.
Aziende che scaricano modelli online e li compilano a caso, pensando basti “qualcosa da mostrare”.
Durante un controllo in Lombardia, una macchina alimentare è stata fermata perché il fascicolo tecnico non conteneva le prove di resistenza elettrica e i disegni funzionali.
Risultato: prodotto sequestrato, 60.000 € di sanzione e due mesi di fermo.
2. Non applicare la norma armonizzata corretta
Ogni prodotto deve essere conforme alle norme armonizzate vigenti.
Un produttore di lampade LED aveva seguito una norma ritirata dal 2020.
Il laboratorio ha respinto i test, la dogana ha bloccato la partita.
Migliaia di euro persi per mancanza di aggiornamento normativo.
3. Marcatura solo “apposta”, ma non giustificata
C’è chi appone il marchio CE senza documentazione.
Quando arrivano i controlli, l’unica risposta possibile è il silenzio.
Attenzione: il logo CE senza fascicolo tecnico equivale a falsa dichiarazione di conformità.
In Italia è perseguibile penalmente ai sensi del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo.
4. Manuale d’uso in lingua sbagliata o non conforme
Sembra banale, ma non lo è.
Un produttore polacco aveva redatto il manuale solo in inglese.
In Italia è obbligatoria la lingua del Paese di vendita.
Prodotto ritirato, cliente perso e spese di ristampa a proprie spese.
5. Test EMC o DPI errati o mancanti
Prodotti elettronici o dispositivi di protezione individuale (DPI) richiedono test specifici.
Molti saltano la fase di prova o usano rapporti di test non validi.
Un costruttore di quadri elettrici ha usato test di compatibilità elettromagnetica di un modello precedente.
Risultato: richiamo nazionale e 100.000 € di danni per clienti insoddisfatti.
6. Dichiarazione di conformità generica e senza riferimenti
Una dichiarazione senza riferimenti a direttive e norme è come una firma su un foglio bianco.
Va indicato tutto: nome del fabbricante, indirizzo, direttive applicabili, norme armonizzate, persona autorizzata alla redazione.
La Guardia di Finanza ha sanzionato un’azienda campana per dichiarazione “standardizzata”, trovata identica su altri 15 prodotti concorrenti.
7. “Tanto nessuno controlla”
È l’errore più costoso di tutti.
Finché non arriva un’ispezione doganale o un controllo dell’ASL.
Negli ultimi anni le autorità di vigilanza hanno intensificato i controlli: soprattutto su prodotti importati o di nuova immissione.
Il 2024 ha registrato oltre 3.500 controlli RAPEX nell’UE, con centinaia di ritiri per marcatura CE irregolare.
Quanto possono costarti questi errori
- 💸 Sanzioni amministrative: da 5.000 a 150.000 €
- 🧾 Sequestro o ritiro del prodotto
- 🕑 Blocco della produzione e perdita di clienti
- 📉 Danni reputazionali (soprattutto se il richiamo è pubblico)
- ⚖️ Responsabilità civile e penale del legale rappresentante
E non serve un dolo: basta la negligenza.
Un errore formale nel fascicolo tecnico può essere sufficiente per qualificare la dichiarazione come “ingannevole”.
Come evitare questi errori: il metodo professionale in 4 step
1. Analisi del prodotto e delle direttive applicabili
Capire quali direttive e regolamenti si applicano al tuo prodotto è il punto di partenza.
Ogni articolo può ricadere sotto più normative (macchine, EMC, bassa tensione, RoHS…).
Sbagliare questa analisi significa costruire la marcatura su fondamenta di sabbia.
2. Esecuzione delle prove e test documentabili
Le prove non devono solo esistere, ma essere tracciabili, numerate, datate e coerenti con la versione di prodotto.
Senza test → niente prova di conformità.
3. Fascicolo tecnico solido
Il fascicolo tecnico deve raccontare il prodotto: progettazione, calcoli, disegni, valutazioni dei rischi, rapporti di test, manuale, dichiarazione.
È un documento vivo, non un file da archiviare.
4. Audit e pre-verifica prima dell’immissione
Un check completo da parte di un consulente CE è la miglior polizza assicurativa possibile.
Correggere un fascicolo prima di un controllo costa poco.
Correggerlo dopo costa tutto.
Vuoi la certezza che il tuo prodotto non venga bloccato?
👉 Richiedi una verifica del fascicolo tecnico o un’analisi di conformità preventiva.
Noi di CertificatoCE.it analizziamo la tua documentazione, individuiamo lacune, test mancanti e ti consegniamo un piano di messa a norma chiaro, rapido e garantito.
Meglio prevenire oggi che spiegare domani a un ispettore perché manca una firma.
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FAQ – Errori marcatura CE
1️⃣ Se il prodotto è artigianale devo comunque fare il fascicolo tecnico?
Sì. Ogni prodotto immesso sul mercato deve avere un fascicolo tecnico, anche se artigianale o prodotto in piccola serie.
2️⃣ Posso prendere un manuale CE già fatto e adattarlo?
Solo se è per lo stesso prodotto e normativa. Copiarlo senza adattarlo equivale a dichiarare il falso.
3️⃣ Quanto tempo serve per sistemare una marcatura fatta male?
Da 10 a 30 giorni, a seconda delle prove e della revisione del fascicolo tecnico.
4️⃣ La dogana controlla davvero?
Sì. Ogni anno vengono effettuati migliaia di controlli RAPEX a livello UE. In caso di sospetto, la merce viene bloccata fino a verifica.
In sintesi:
La marcatura CE non è una formalità, è un atto di responsabilità.
Gli errori non si pagano solo con le multe, ma con reputazione e opportunità perdute.
E se vuoi dormire tranquillo, assicurati che dietro quel logo ci sia un lavoro fatto bene.




